Paziente di 11 anni
La riabilitazione funzionale, estetica e biologica di un elemento fratturato rappresenta una vera e propria sfida per il clinico, soprattutto di fronte a pazienti di giovane età.
Tra tutti i traumi della dentatura permanente le fratture della corona dentale rappresentano l’evento a più alta incidenza. A seconda della posizione e dell’estensione della rima di frattura, le lesioni traumatiche dentali sono classificabili in: infrazioni dello smalto, fratture coronali (con o senza coinvolgimento pulpare), fratture corono-radicolari (con o senza coinvolgimento pulpare) e fratture radicolari.
In caso di contaminazione o danneggiamento del tessuto pulpare non superiore a 1 mm di spessore, le polpe vitali possono essere trattate con minime pulpotomie. Il dibattito sui materiali per la metodica di incappucciamento diretto è ancora aperto dato che il meccanismo di riparazione della polpa ed il meccanismo di azione dei materiali stessi non è stato completamente chiarito. I materiali più utilizzati per gli incappucciamenti pulpari sono idrossido di calcio, materiali compositi adesivi ed MTA con i suoi derivati.
La gestione corretta di un evento traumatico dipende dalla tempestività̀ dell’intervento, da una corretta diagnosi, da una terapia e follow-up specifici per ciascun tipo di lesione per favorire una prognosi più̀ longeva possibile.
Il seguente caso clinico descrive la riabilitazione adesiva di una frattura coronale complicata dell’incisivo centrale in un paziente di 13 anni mediante metodica CAD/CAM con follow-up a 6 anni.
IL CASO
Paziente di 11 anni riportava la frattura complicata delle corona clinica dell’incisivo centrale di sinistra in seguito a caduta accidentale a scuola avvenuta il giorno precedente. Il paziente non ha recuperato il frammento fratturato e ha ritardato l’arrivo in studio in quanto non manifestava dolore. Dal punto di vista sistemico l’anamnesi del paziente risultava essere negativa per patologie e l’esame clinico extra orale non rilevava coinvolgimento dei tessuti duri e molli periorali.
ESAME CLINICO E RADIOGRAFICO
Presente una frattura a becco di flauto del terzo cervicale della corona clinica di elemento 2.1 con coinvolgimento di smalto, dentina e ampia superficie pulpare.
Assenza di mobilità, assenza di dolore alla percussione, sondaggio circonferenziale fisiologico.
Assenza di rime di fratture radicolari, maturazione radicolare ancora incompleta.